Poliabortività e test recettività endometriale
L’aborto, la più comune complicanza della gravidanza, si definisce come l’interruzione spontanea della gravidanza entro le 24 settimane di gestazione.
Da punto di vista clinico, si distinguono tre tipi di aborto: occasionale, ripetuto e ricorrente.
L’aborto ricorrente è definito come la presenza di tre o più episodi consecutivi di aborto spontaneo. Attualmente, si parla genericamente di poliabortività e si attua uno screening in tal senso a partire dal secondo episodio consecutivo di aborto.
Cause di aborto ricorrente
Nella maggior parte dei casi di poliabortività non è possibile trovare una causa certa, tuttavia, tra le principali cause note come fattori predisponenti all’aborto ricorrente si individuano le anomalie cromosomiche (5%), le malformazioni uterine (dal 15 al 27%) e patologie materne (dal 20 al 50%), quali le infezioni del tratto genitale, le esposizioni a farmaci e tossine, le alterazioni endocrine, le trombofilie congenite ed acquisite, le immunologiche.
È possibile eseguire uno studio approfondito della poliabortività oltre che un trattamento terapeutico specifico in base alle cause:
- test diagnostici sierologici materni e paterni
- studio microbioma endometriale e presenza di batteri correlati al fallimento di impianto embrionario - EMMA TEST
- studio dell'endometrite cronica attraverso la presenza di patogeni endometriali correlati con infezioni uterine e aborti ripetuti, ALICE TEST
-fattori embriologici: PGT-A